“Desidero aggiungere un’altra considerazione, che non ha uno speciale significato per la teoria pedagogica, ma è importante per la posizione in cui l’educatore si trova. Se un educatore ha appreso la psicoanalisi, facendone egli stesso esperienza, ed è capace di applicare la sua conoscenza per completare l’opera che svolge su casi misti od al limite della nevrosi, gli si deve permettere di praticare l’analisi, senza porgli degli impedimenti che derivino da meschini pregiudizi”.

(Sigmund Freud)

Che cos’è l’Atto Pedagogico.

L’Atto Pedagogico è il risultato di una ricerca condotta da Pierluigi Sassetti e Alessandro Guidi, rispettivamente un pedagogista e uno psicoanalista, riguardo al possibile incontro tra sapere pedagogico e psicoanalitico. Incontro realizzatosi nel lontano 1992, quando Pierluigi Sassetti, studente in pedagogia, si trovò ad assistere per la prima volta ad un seminario di psicoanalisi lacaniana tenuto da Alessandro Guidi. In seguito a quell’incontro, è nata una frequentazione che ha portato ad una interrogazione sulla possibilità di costruzione concreta di un sapere e di una pratica derivante dall’unione dei due rispettivi campi.

La sua teorizzazione è appunto definizione del percorso che gli autori hanno attuato cercando di capire cosa accade, e in che modo, quando l’ambito analitico si prende cura della questione educativa o quando, viceversa, la pedagogia si avvale dell’esperienza del sapere psicoanalitico. Uno strano binomio, quello tra psicoanalisi e pedagogia, in quanto un vero e proprio punto di incontro, teso fra teoria e pratica, non si è mai concretizzato.

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