Massimo Fini

 In Filo-sofia
Download PDF

DI ANDREA CARNESECCHI E FRANCESCO PRATELLI

Nel suo libro La ragione aveva torto spiega come l’eccesiva informazione, paradossalmente, distrugga l’informazione stessa e, invece di aiutare, danneggi chi ne beneficia. È una questione che ci riguarda molto da vicino visto che, sia dentro che fuori dall’università, è sempre con l’informazione che ci ritroviamo ad avere a che fare.

Innanzitutto, diciamo che non è un paradosso che l’eccesso di informazione distrugga l’informazione. Questo vale per tutto, si chiama “legge di utilità marginale”: il primo cucchiaio di minestra ti salva dalla fame, il secondo anche, il terzo ti fa bene, il centesimo ti uccide. L’eccesso di informazione voi ragazzi lo vivete sulla vostra carne perché oggi con gli smartphone, WhatsApp, il web, la televisione, la pubblicità, i giornali, etc., siamo attraversati da input di tutti i tipi. Orientarsi in tutto questo caos è molto difficile e credo che il compito di un docente di filosofia dovrebbe essere proprio quello di dare degli strumenti per capirci qualcosa. Se una disciplina come Scienze della Comunicazione non serve sicuramente a un bel niente, la filosofia invece serve, serve per se stessi, serve per la vita, non per la vita lavorativa. Negli Stati Uniti, infatti, paese che detesto ma in cui non sono del tutto cretini, gli studi filosofici stanno diventando importanti, perché permettono una sintesi della società e della cultura in cui si vive, e questo serve anche alle aziende.

Come vi ho detto, per quanto riguarda il mio rapporto con la filosofia, è una materia che non ho mai studiato in maniera sistematica, ho solo letto di volta in volta questo o quel pensatore che mi interessava. Si è trattato di letture episodiche ed infatti ci sono tante cose di filosofia che non conosco per niente, come ad esempio la gran parte di quella medievale, eccezion fatta per la scolastica, che invece conosco perché si era opposta al profitto, all’interesse e all’usura. Molte delle letture che ho fatto sono dipese dai libri che via via stavo scrivendo e così è stato, ad esempio, anche con Denaro, sterco del demonio¸ per il quale ho dovuto attraversare tutta una serie di discipline, tra cui l’antropologia, che avevano a che fare con il concetto di denaro.

Una cosa che mi ha davvero impressionato leggendo i suoi libri, oltre al coraggio con cui difende dal compromesso la radicalità delle sue idee, è il profondo coinvolgimento che la lega a ciò che scrive e che traspare da molte delle sue pagine. Questa passione e questo coinvolgimento sono quanto di più alieno ci possa essere rispetto all’atmosfera che si respira in università e al tipo di lavoro con la filosofia che essa incentiva.

Certo, naturalmente da parte mia c’è una passione! Quello a cui avete accennato è il problema di molti docenti, non solo di quelli di filosofia. Vi faccio un esempio: quando ho presentato il mio ultimo libro, La modernità di un antimoderno – volume che raccoglie varie mie opere precedentemente pubblicate – l’ho fatto presentare ad un filosofo accademico perché volevo che al mio pensiero venisse riconosciuta la medesima dignità di una vera e propria filosofia, giusta o sbagliata che fosse. Questo docente universitario ne ha scritto una bella prefazione, ma quando lo abbiamo presentato aveva un’attitudine troppo professorale, gli mancava quello “scatto”, quell’ironia necessaria. Dico questo soprattutto perché sono stato, e in parte lo sono ancora, un giornalista e quindi sapere come coinvolgere il lettore, come incuriosirlo e interessarlo, è il mio mestiere. So bene che un approccio troppo intellettualistico risulta freddo e poco intrigante.

Difatti con i suoi libri si ha la sensazione di fare esperienza di un sapere “vivo”, di qualcosa di radicalmente diverso da un mero sfoggio di erudizione.

Per me importante non è sapere, ma capire, questo sì che è fondamentale. Puoi ricavare insegnamenti molto profondi anche dalla tua domestica che, pur essendo, mettiamo, analfabeta, capisce le cose perché ha un’esperienza sapienziale della vita, e con “sapienziale” intendo qualcosa che deriva da una tradizione antichissima che si è introiettato, che nel suo caso le consente una grande capacità di intuito. Questo, per me, è capire!

Ecco, la situazione che viviamo da studenti è l’esatto rovescio di ciò che ci ha appena descritto: siamo “alfabetizzati”, possiamo studiare tutto e accedere ad una grande quantità di conoscenze, ma, nella realtà dei fatti, non sappiamo come muoverci.

Quello che dite è vero. Comunque, riguardo al problema dell’assenza di coinvolgimento di chi scrive, credo che l’esempio più lampante lo si trovi in una disciplina come la storia. È rarissimo, per esempio, che gli storici italiani riescano ad appassionarti, in primis perché non sanno scrivere, e poi perché si estenuano sulle note, e guai al mondo se una nota è sbagliata! Nel mondo anglosassone invece la cosa è diversa: un autore come Edward Carr, che ha scritto una biografia di Bakunin assolutamente affascinante e allo stesso tempo storicamente ineccepibile, riesce a catturare la tua attenzione. Per appassionarsi bisogna sentire la passione dell’altro, se questa manca, e al suo posto c’è solo un freddo ragionamento, è difficile esserne coinvolti. Credo che alla base ci sia un errore di metodo: Socrate come faceva lezione? Passeggiando, quindi anche osservando, stando all’aria aperta. È chiaro che quest’idea della classe, della cattedra, del seminario, raffredda tutto. Si dovrebbero fare lezioni all’aperto!

 

Il Centro Sperimentale Pedagogico Tyche ricorda che tutti gli articoli presenti all’interno di questo sito possono essere liberamente consultabili e scaricabili. In caso di utilizzo del nostro materiale sarebbe onesto, nonché eticamente corretto, contattare gli autori e citare la fonte. Il Centro Sperimentale Pedagogico Tyche ringrazia e augura buona lettura. Il testo completo dell’intervista sarà inserito in un volume di prossima pubblicazione.

Download PDF
Recent Posts
Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Not readable? Change text. captcha txt

Start typing and press Enter to search